lunedì 16 aprile 2012

Fiorire di Gioia ... grazie :) grazie :) grazie :) grazie :) grazie ;)



Gioia, s.f. - Intensa e piacevole emozione che si prova quando un fine viene raggiunto o un desiderio trova appagamento .... (Treccani.it)

E’ proprio Gioia l’emozione che pervade il mio cuore in questo piovoso sabato sera di aprile. Il laboratorio “Fiorire di Gioia” si è concluso da qualche ora, mi sento leggera, appagata e piena di Gioia, appunto.

La preparazione del laboratorio è stato un pò un travaglio, come sempre: qual è il tema più adatto a questo periodo dell’anno? quali strumenti usare per entrare nell’argomento scelto e approfondirlo? quale tecnica di movimento? quali le domande più adeguate a guidare l’introspezione? quale gioco scegliere? come far esprimere la creatività? queste sono alcune delle domande vagano nella mia mente e nel mio cuore nei giorni, a volte anche le notti, che precedono l’evento.

Poi arriva il pomeriggio del laboratorio e tutto si quieta, come per magia. Il parto è avvenuto: la scaletta e lo script sono pronti, così come la musica, i colori, le penne, i diari delLa Gioiastica ™, la lavagna a fogli, i pennarelli e tutto l’occorrente.
Il passo successivo e fondamentale è che il laboratorio viva, si realizzi, prenda forma tangibile.

Arrivano i partecipanti, qualcuno conosciuto, altri no. Per ognuno di loro nutro un profondo e sincero senso di gratitudine. Mi sento onorata che scelgano di spendere il pomeriggio con me, con la Gioiastica, che mi diano la possibilità di esprimere il mio talento, la mia missione, quello che amo e che mi sento portata a fare, dare, condividere.

Oggi eravamo tutte donne; c’era anche Chiara a fare le riprese, per rivedermi e migliorare. Non c’è miglior maestro di vedersi allo specchio, anche se in differita :)

Iniziamo. Domande per entrare nel tema, accoglienza, due parole su di me e la Gioiastica e poi via con lo YOGA della RISATA©. Subito la sala si riempie di risa, l’energia sale, “molto bene, molto bene, siiiii!!!” Ci si sente già unite, si entra in sintonia ridendo insieme.

GIOCO (Alta definizione) Cos’è la Gioia? In cosa è diversa dalla Felicità? dall’Allegria? E la Letizia? la ContentezzaLa Goia è un’emozione del momento o è uno stato? Come la felicità (stato e sentimento di (è felice) chi si sente pienamente soddisfatto nei propri desideri, che ha lo spirito sereno, e gode di questo suo stato) o la contettezza (Stato d’animo di chi è contento), E’ un sentimento come la letizia (sentimento di gioia intima e serena)?.
“Intensa e piacevole emozione che si prova quando un fine viene raggiunto o un desiderio trova appagamento ....” ecco cos’è la Gioia.

INTROSPEZIONE  Quante volte raggiungiamo un fine nella nostra vita quotidiana? A casa, al lavoro, con gli altri? Come sarebbe la nostra vita se ci rallegrassimo di ogni fine raggiunto durante il giorno, invece di darlo per scontato o considerarlo solo il nostro “dovere”?
Quando decidiamo o ci sentiamo in dovere di fare una cosa (preparare il pasto, occuparci dei conti di casa, fare i compiti con i nostri figli, fare il lavoro che il capo ci ha chiesto, parlare con i collaboratori, pagare le bollette alla posta ....) e la portiamo a termine, fermiamoci un attimo per assaporare quel compimento, quel fine raggiunto. Complimentiamoci con noi stessi per aver concluso quel compito, specialmente se era uno di quelli che non avevamo voglia di fare. Diamoci una ricompensa, fosse anche il riconoscimento interiore per averla compiuta, un pensiero di gratitudine verso noi stessi per averla fatta, una pacca sulla spalla.
Scegliamo un’azione, fra le tante che compiamo tutti i giorni o quasi, e scegliamo il modo di onorarne la fine, di riconoscere a noi stessi il semplice fatto di averla portata a termine.
E’ un potente AcchiappaGioia nella vita quotidiana! Uno dei tanti che sperimentiamo e/o conosciamo durante il laboratorio.

Inizia il MOVIMENTO, sciogliamo le articolazioni e poi balliamo libero con musica diversa per ritmo, velocità, mood. Il corpo si scioglie, si libera in movimenti spontanei e naturali e con esso anche la mente e le emozioni. Lo spirito volteggia insieme alla carne. L’aria si riempie di libertà e leggerezza, fra note e movimenti.

La CREATIVITA si esprime nel personalizzare il proprio talismano AcchiappaGioia (vedi figura) dopo riportato su di esso l’azione AcchiappaGioia scelta fra le tante sperimentate o menzionate durante il laboratorio.

Ci siamo avvalse di tutte e quattro le ruote della Gioiastica, abbiamo mosso il veicolo con il migliore dei propellenti: una potente miscela fatta di partecipazione personale e Yoga della Risata.  Abbiamo compiuto insieme un bel viaggio, ognuna al proprio interno e contemporaneamente insieme.

Ci salutiamo con gratitudine reciproca, conoscenza e intimità, non prima di aver fatto qualche foto con il magnifico rododendro nel pieno della fioritura che Isa ha portato come ispirazione e stimolo.

Grazie Isa, grazie Cinciallegre, grazie ad ognuna di voi preziose e care Gioionaute di oggi e a tutte e tutti i Gioionauti di ieri e di domani. Che il viaggio continui, ogni giorno, da soli e insieme!!!

giovedì 12 aprile 2012

Buona Pasqua a tutti!

"All'albeggiare emersi. E' strano tutto ciò che è accaduto dal giorno in cui mi trovai nell'acqua, l'ultima volta che vidi Yarince. Gli anziani dicevano nel corso della cerimonia che avrei viaggiato verso il Tlalocan, i tiepidi giardini d'oriente-paese del verde e dei fiori accarezzati dalla pioggia tenue- e invece mi sono ritrovata sola per secoli in una dimora di terra e radici, a osservare stupita il disfacimento del mio corpo nell'humus e nella vegetazione. Tanto tempo ad alimentare la memoria vivendo del ricordo delle maracas, del frastuono dei cavalli, delle sommosse, delle lance, dell'angoscia per la sconfitta, di Yarince e delle forti nervature della sua schiena. Erano giorni che udivo i piccoli passi della pioggia, le grandi correnti sotterranee che si avvicinavano alla mia dimora centenaria, si aprivano varchi, e mi attiravano dall'umida porosità del suolo. Sentivo che il mondo era vicino, me ne accorgevo dal colore diverso della terra.

Vidi le radici, le mani tese che mi chiamavano. E la forza di quell'ordine mi attirò irresistibilmente. Penetrai nell'albero e lo percorsi come una lunga carezza di linfa e di vita, un disschiudersi di petali, un tremito di foglie.Sentii il ruvido involucro, la delicata architettura dei rami, e mi allungai nei meandri vegetali di questa nuova pelle, mi stiracchiai dopo tanto tempo, sciolsi le mie chiome, e mi affacciai verso il cielo azzurro attraversato da nuvole bianche per ascoltare gli uccelli che continuavano a cantare come prima.

Cantai anche io(avrei voluto danzare) e sopra il mio tronco apparvero zagare e, in tutti i miei rami, profumo di arance. Mi chiedo se finalmente ho raggiunto le terre tropicali, il giardino dell'abbondanza e del riposo la gioia pacata e inesauribile riservata a coloro che muoiono sotto il segno di Quiote-Tlaloc, signore delle acque....Perchè non è tempo di fioriture, è tempo di frutti. Ma l'albero ha assunto il mio calendario, la mia vita; il ciclo di altri crepuscoli. E' tornato a nascere, abitato da sangue di donna."
     
" LA DONNA ABITATA"  di Gioconda Belli.

Care amiche e cari amici,
vi auguriamo con tutto il cuore una Pasqua di Rinnovamento Interiore e Rinascita.
Un abbraccio
Le Cinciallegre