Grazie a tutti per la partecipazione, l'energia, la passione, la vibrazione, il coraggio e la gioia con la quale avete ballato ieri al Flashmob!
E' stato un pomeriggio fantastico e quei pochi minuti della danza sono stati così intensi e carichi di energia che è stato possibile sentire, mentre ballavamo, un'onda che ci investiva e si emanava intorno a noi.
Le parole e la visione di Eve Ensler si è realizzata e noi siamo parte del cambiamento globale. Tutti insieme, tutte insieme, abbiamo partecipato ad una rivoluzione creativa, pacifica, solidale ma soprattutto vera e profonda. Abbiamo rotto gli schemi che bloccavano la nostra energia creativa e in questo rituale collettivo, che ci ha collegato con il resto del mondo, ci siamo lasciate andare permettendo al nostro corpo di esprimersi liberamente.
Che bellezza, che voglia di vivere, che solidarietà!
Prestissimo condivideremo il video dell’evento, intanto vi ringraziamo e vi inviamo un messaggio parafrasando le parole di Eve Ensler: fate che sia solo un inizio, vivete libere ed unite, ritrovate la gioia del vostro corpo e della vostra creatività, continuate a portare con voi l’energia di questa giornata, ma soprattutto continuate in qualche forma a fare qualcosa per far si che la violenza si fermi, ovunque!
10 commenti:
C'ero anche io!!!
Vi lascio la mia testimonianza...
se vi fa piacere la potete leggere qui
http://friendonthemoon.blogspot.it/2013/02/il-piu-grande-gesto-damore-san-valentino.html?showComment=1360938663435#c4544494348166084061
Moonlitgirl
Grazie moonlitgirl! Ho letto! Molto bello. presto condivideremo altri video!
Care Cinciallegre, la condivisione dei sentimenti supportati da questo evento è stato grandioso. Ve ne sono grata perché ha dato la possibilità a me e alle tante donne e uomini (pochi in verità) che hanno accolto il vostro invito e quello di Eve Esler con ONE BILLION RISING, di sentirsi parte di un forte sentimento condiviso nello stesso momento in tutto il mondo, non solo con le persone anche sconosciute della propria città, ma con quelle di paesi lontani e vicini, diverse culture, razze e religioni. In forte Unione per una causa sacra!
Grazie.
Nel giorno del Flashmob in particolare, mi hanno commosso i sorrisi, la solidarietà, l'allegria... ma alla fine sono rimasta un pochino delusa...mi dispiace.
Sento quindi il bisogno anche di farvi notare una pecca nella vostra organizzazione, che per lo più è stata fenomenale dato il numero di persone che siete riuscite a coinvolgere, ma a ridosso del momento di ballare...
Appena arrivata nel piazzale sotto l'Arco mi è sembrato evidente che se si voleva permettere a tutte quelle persone di ballare quei 3 minuti di coreografia (cosa che avrebbe reso il momento notevolmente più bello e significativo), sarebbe stato necessario far sì che la folla si aprisse, che si creasse spazio tra le persone. Sarebbe stato indispensabile che le persone maggiormente coinvolte nell'organizzazione si sparpagliassero tra la folla per invitare tutti ad avanzare ovunque ci fosse spazio (e c'è n'era ancora molto avanti e non solo) e che le stesse al momento della danza si distribuissero in maniera più uniforme possibile tra la gente per poter effettivamente avere funzione di guide. Ma questo non è stato fatto, e quando io stessa, resami conto che si stava per dare inizio alle danze, ho alzato le braccia ed invitato tutti ad avanzare per creare spazio necessario dietro, sono stata rimproverata e anzi mi è stato detto di indietreggiare tutti per lasciare invece uno spazio libero di 2/3 metri che permettesse alle prime 2/3 file composte per lo più dalle organizzatrici di danzare liberamente di fronte ad un muro di decine di fotografi con tele e video camere che sembrava di stare a San Remo ;-) !!!
Dunque, care Cinciallegre, ribadisco che stimo il lavoro che avete fatto, ma sono convinta che sia un bene che qualcuno, se non è già stato fatto, vi faccia notare questo piccolo errore che purtroppo ha fatto sì, ed è chiaramente visibile dai video e dalle foto, che le uniche a ballare la coreografia condivisa con tanto amore sono state al massimo 20/25 persone, mentre le restanti (..quante? 400? 500?) subito dietro di voi al massimo hanno potuto alzare le mani e fare dei piccoli passi sul posto (accanto a me una donna è caduta) mentre quelle ancora dietro probabilmente a malapena si sono accorte che il FlashMob era in atto!
Avete forse peccato un pochino di protagonismo? Certo qualche testata vi ha dedicato delle belle foto in prima pagina, ma in maniera diversa questo flashmob avrebbe scatenato emozioni ancora più forti, per tutti e fino alla fine, sono abbastanza sicura invece di non essere stata l'unica ad andarmene con la sensazione che mi mancasse qualcosa...
Mi auguro che sapremo tutti fare tesoro di questo errore, e ancora vi ringrazio.
Daniela
Ciao Daniela, grazie per il commento che hai lasciato. Grazie per aver colto lo sforzo di comunicazione che abbiamo fatto nel diffondere una Campagna in cui crediamo molto e suoi significati più profondi. Grazie per aver riconosciuto la condivisione di sentimenti ed emozioni su cui abbiamo messo molto impegno e i nostri sforzi organizzativi. Abbiamo invitato tutti a fare un viaggio e ovviamente abbiamo solo potuto testimoniare il nostro punto di vista. Per quanto riguarda la tua delusione, ci dispiace molto e crediamo che tu non sia ovviamente l'unica. Sebbene ci arrivino in continuazione ringraziamenti e testimonianze di energia e carica positiva, sappiamo anche che la folla era tanta e che non per tutti è stato possibile partecipare allo stesso modo. Eravamo 600 persone circa in piazza, tantissime. Noi stesse siamo rimaste senza parole da tutta questa partecipazione, sinceramente non ce l'aspettavamo.
Sicuramente quello che tu suggerisci oggi a posteriori è corretto, sarebbe stato più utile spargerci nella folla e creare tanti gruppi per far ballare tutti e coinvolgere le persone direttamente. Sarebbe stato meraviglioso. Ma purtroppo non sono sicura che avremmo potuto farlo, non con i mezzi che avevamo a disposizione quel giorno e forse il flashmob che dura solo 3 minuti e parte con un segnale audio non lo prevede neanche. Approfittiamo di questo tuo spunto per svelare un segreto: sai quante eravamo noi dell'organizzazione? Cioè quelle che hanno lavorato da mesi per organizzare e coordinare tutto? Tieniti forte: 7 persone. E sai quante persone sanno ballare e possono guidare altri? Solo 4. Loro, con qualche allieva hanno fatto danzare le prime file fatte di 100 o 200 persone che per lo più erano venute alle nostre prove o avevano provato a casa e che conoscevano la coreografia, ma alle quali ovviamente non potevamo chiedere di sparpagliarsi tra la folla e guidare altri, perché loro stesse erano incerte. Forse c'erano anche danzatrici più professioniste, ma sembra incredibile a dirsi, ma noi non le conosciamo.
Tu che sei una professionista, sicuramente sai quante persone servono per guidare correttamente 600 persone. Noi non conoscevamo le persone che c'erano e non sapevamo le loro potenzialità e capacità. La potenza della rete ci ha permesso di coinvolgere molte persone, ma noi non sapevamo in quante sarebbero venute e la maggior parte erano a noi sconosciute o quasi e credo che per molte di loro noi stesse non abbiamo un volto, ancora. Nessuna o quasi si è offerta di sostenerci nella danza. Tante persone si sono offerte di promuovere, di comunicare, di dare eco all'iniziativa e anche se sono state fondamentali per il coinvolgimento di tutti, sono state una parte. Eravamo invece carenti di persone che sanno ballare, guidare creare coinvolgimento li quel giorno e curarsi delle altre. Tu il sabato prima ti sei offerta di organizzare delle prove nel tuo Centro, per diffondere l'iniziativa e sicuramente per mettere a disposizione, delle 700 persone che avevano detto si all'evento fb, quello che sapevi e lo spazio nel tuo Centro di Danza. Di questo ti ringraziamo di cuore e ti siamo grate. Non sappiamo però in quante effettivamente siano venute e come siano andate le cose. Non abbiamo più avuto tue notizie. In 4 abbiamo lavorato giorno e notte negli ultimi mesi e forse, te lo dico con la stessa trasparenza con cui tu parli a noi, avremmo avuto bisogno di qualcuno che ci dicesse: ragazze io sono una professionista e posso ballare e guidare le persone, cosa posso fare quel giorno? Quante persone attendete? Come ci disponiamo? Vi serve una mano? Voi quante siete? State facendo una cosa meravigliosa donando la vostra energia, siete attrezzate, ce la fate? Insomma avere la certezza di poter contare su professioniste che sanno muovere il corpo, quel giorno avrebbe migliorato la nostra organizzazione e avrebbe reso l'evento più fruibile da tutti. (segue)
A dispetto di quanto si può immaginare, noi non nasciamo con l'intento di organizzare eventi di massa e si, sicuramente non eravamo preparate a gestire quel flusso di persone. Io personalmente sono stata più volte spintonata da dietro ( e la cosa mi ha anche un po spaventata) e con la poca voce ho urlato di fare spazio per permettere a tutti di aver il proprio e non rimanere schiacciate dalla folla che da dietro premeva. Non certo per avere maggiore visibilità. Davanti a noi i fotografi che ovviamente volevano documentare l'evento e non volevano sentire le nostre urla di indietreggiare e allontanarsi. Lo abbiamo chiesto a gran voce, ma loro non si sono mossi e noi eravamo bloccate in un incastro (da dietro e da davanti) ed impossibilitate a muoverci. I riconoscimenti mediatici ci hanno rese orgogliose, ma ti posso assicurare che se quello fosse stato il nostro intento, non avremmo portato tutte quelle persone in piazza, che erano lì come te perché l'iniziativa che promuovevamo era importante, ma erano li al Colosseo perché sono sicura hanno sentito la nostra verità e la volontà di andare oltre le normali modalità di coinvolgimento.
Abbiamo creato un'occasione, abbiamo portato l'attenzione, abbiamo permesso alle persone di interessarsi della cosa e manifestare la loro presenza con le altre donne nel mondo. Non era un palcoscenico su cui esibirsi e non era uno spettacolo o un evento da fruire passivamente. Era qualcosa in cui coinvolgersi prima, durante e dopo. Ma come tutte le cose serve partecipazione e la nostra società è basata su qualcuno che parla, pochi che fanno e altri seguono, non sulla visione comune e la partecipazione collettiva in prima persona. Dopo sappiamo tutti come sarebbe stato meglio fare, ma prima siamo tutti impegnati nella nostra vita e le cose le vediamo di sfuggita. Abbiamo cercato di creare qualcosa di circolare che unisse le persone e che non creasse comitati organizzativi su un piedistallo e persone che eseguivano sotto, il nostro intento era quello di coinvolgere da dentro e sullo stesso livello, per fare un salto di qualità interiore. Sorelle e fratelli insieme nello stesso momento a manifestare solidarietà e a creare un'onda positiva, non donne che fanno e donne che usano. Tutte insieme li quel giorno, anche senza ballare, anche senza sapere che passi fare, come tu hai detto: "mi hanno commosso i sorrisi, la solidarietà, l'allegria.." e se questo è accaduto, questa era la cosa importante e siamo fiere dei nostri sforzi. Tutti siamo esseri umani e possiamo fare meglio, ma in pochi sappiamo riconoscere che ci vuole impegno, dedizione personale e vera per cambiare le cose.
La prima pagina del quotidiano a cui fa riferimento ha fotografato tanti volti, tante persone che ci hanno creduto e che si sono messe in gioco per quello che potevano, non ha fotografato 7 persone che hanno organizzato. Non c'è un riferimento alla nostra organizzazione da nessuna parte, non c’è stato utilizzo mediatico dell’evento. Eravamo solo donne insieme a manifestare facendo del loro meglio. Grazie Daniela dei tuoi spunti, rilevare gli errori, mettere l’accento sulle cose che sarebbero potute andare meglio è importante perché serve a tutti per crescere e migliorare, facciamone tesoro tutti insieme.
Cara Daniela,
grazie dei tuoi spunti. C'è sempre spazio per migliorare e ne siamo consapevoli. Sono pienamente d'accordo con quanto scritto nella risposta precedente e vorrei aggiungere un paio di considerazioni che mi stanno a cuore, entrambe sul protagonismo: una esterna e pratica, l'altra - a cui tengo di più - interiore e sottile.
Siamo talmente lontane dal protagonismo che il nome della nostra associazione, tanto meno quello personale, non compare da nessuna parte nei giornali, nonostante il flashmob al Colosseo sia stato quello più numeroso a Roma. In prima fila delle 4 + 3 persone menzionate sopra che hanno attivamente organizzato l'evento ci sono le +3, di cui una anche di lato e poco visibile. Due di noi sono in seconda e le altre due si vedono appena. Non abbiamo neanche una foto tutte insieme quel giorno, tanto eravamo impegnate ad essere protagoniste ... dell'organizzazione non dell'apparire!!
La seconda considerazione nasce dall'impegno che ho preso con me stessa per il dopo One Billion Rising e cioè portare alla luce nel quotidiano e arrestare la "violenza sottile e velenosa"che noi donne facciamo quotidianamente a noi stesse e alle altre donne. Il tuo feedback è verissimo. Se c'è una cosa che potevamo migliorare era proprio il posizionamento sulla piazza. Ce ne siamo rese conto quando era il momento di iniziare e i fotografi non si spostavano (se vedi il video ho continuato a urlarglielo anche a flashmob iniziato). Ti ringrazio di nuovo per avercelo fatto notare e sarà qualcosa che terremo ben presente per un eventuale prossimo flashmob. Aggiugnere che abbiamo peccato di protagonismo fa parte di quella "violenza sottile e velenosa" che è gratuita e fa male. Fa male non tanto a chi è diretta quanto a chi la fa, perchè nasce da un luogo all'interno dove si giudica in continuazione in primo luogo se stesse e non ci fa godere del potere, della bellezza e della magnificenza che abbiamo all'interno. Diciamoci quello che può essere migliorato, c'è tanto spazio per migliorare e siamo felici di farlo. Ma non continuiamo a farci del male. Siamo donne, siamo creatrici, siamo "beautiful creature": da questo spazio, da questa consapevolezza parliamoci, collaboriamo, camminiamo insieme.
Con affetto
Emanuela
grazie grazie grazie non solo per il flash mob ma anche perchè state consentendo questa discussione. Posso portare il mio contributo: io son venuta dalla Toscana per partecipare ai flash mob di Roma. Sono stata a Trinità dei Monti, avrei voluto farmeli tutti ma quello che volevo veramente fare era quello del Colosseo. Due giorni prima dell'evento avevo fatto una piccola cosa per rendermi più facile seguire a video la coreografia, l'ho proposta all'organizzazione che, seppure, credo nei febbrili momenti della vigilia, l'ha accolta con gratitudine e messa a disposizione di chi volesse (era il video girato specularmente. Il giorno del flash mob, come succede a volte per le cose che si sono tanto desiderate, sono arrivata di cors, col cuore che mi scoppiava, alle 17 all'Arco di Costantino. E' stato impossibile avanzare, ballare, vedere cosa succedeva "davanti". Ho provato a fare spazio "dietro" mi sono coalizzata con una donna che cercava di spostare le persone, ho partecipato ad un "trenino" stile ultimo dell'anno:-) e poi ho cercato di farmi curare la delusione. E ho trovato (a flash mob finito): un gruppetto di donne che sul ritmo degli jambè danzava: è durato 5 minuti ma che gioia!!! un gruppetto un po' più in là che ripeteva i passi senza musica, anche queste avevano finito quando sono arrivata e non volevano ripetersi anche perchè i fotografi erano molti e loro (un gruppo che veniva dall'Umbria, se non sbaglio) non volevano più essere fotografate, le ho pregate di farlo perchè era importante, c'era qualche altra con me che voleva ballare. Poi sono andata verso le organizzatrici a dire della mia delusione, che imputavo soprattutto al fatto di essere arrivata tardi! (ora son contenta di sapere che anchhe se arrivavo prima non avrei ballato durante il flash mob). Quando ho conosciuto le organizzatrici (ma vi assicuro che si capiva anche dalla comunicazione in rete) ho SENTITO che il loro intento è bello ed onesto ed ho avuto la conferma che IO HO BALLATO CON LORO e CON IL MILIARDO DI DONNE CUI CI SIAMO UNITE. Visto che era rappresentativo di questo ho usato la foto dei cuori fatta a Trinità dei Monti e non ho temuto che Le cinciallegre se ne dispiacessero, ho constatato che l'apertura e l'accoglienza è il loro metodo. Sui flah mob: credo che via via si imparerà a gestirli sempre meglio. Vel'ho già detto GRAZIE CINCIALLEGRE????!!!!!!!! come lo dico volentieri!!!! GRAZIE (questo è un grazie in cui ci possiamo ricomprendere TUTTE!!!!) ops...mi esalto lo so. Ma per l'8 marzo me ne sto in casa come ormai da 30 anni oppure? ;-)
Patrizia,
le tue parole arrivano come un balsamo caldo che cura le ferite della delusione di aver voluto fare qualcosa, di aver voluto partecipare all'evento mondiale, di averlo fatto con tutta l'imperfezione del mondo di cui siamo capaci ma di averlo fatto con il cuore, con il corpo e aver dato l'anima intera in questi ultimi mesi mettendo in gioco tanto a livello personale.
Noi non siamo una grande organizzazione, non abbiamo grandi mezzi e non siamo persone importanti e forse sbagliando abbiamo voluto mantenere e abbiamo difeso lo stile aperto e accogliente che tu riconosci anche nell'organizzare il flashmob, per far arrivare il messaggio autentico. Sono felice veramente che anche se non hai ballato lo hai fatto simbolicamente con noi, è lo spirito più vero ed autentico che può testimoniare l'essere veramente collegati alla manifestazione mondiale. Ho letto della delusione di tante persone in varie piazze d'Italia: poco audio, poche persone, manifestazioni troppo brevi, etc... Sul corriere alcune organizzatrici di altri flashmob sono addirittura state definite delle ingenue...ma questa è una manifestazione che viene dal basso, da dentro, alla quale molte persone hanno voluto aderire come potevano e così abbiamo fatto noi, senza strumentalizzazioni e senza utilizzi e secondi fini, se non quello di rispondere e permettere per come potevamo ad altri di partecipare.
Ci dispiace sentitamente che non tutte le persone abbiano potuto ballare, organizzeremo un'altra occasione per farci perdonare :)! Magari l'8 marzo? Vedremo!!!
In ogni caso a tutti coloro che non hanno potuto ballare, dico una cosa: fatelo, fatelo a casa, fatelo da sole, fatelo con delle amiche, continuate a farlo, non ci fermiamo al 14 febbraio! Quello era solo l'inizio!
Con affetto!
Laura per LEI - Donne in movimento
Care Cinciallegre, trovo solo ora il tempo di dedicarmi ad una spero breve replica.
Mi dispiace molto: non era assolutamente mia intenzione con la mia critica mettere in discussione tutto il buon lavoro che avete fatto e il vostro ammirevole impegno, né tanto meno l'enorme valore che l'evento in sé ha avuto per me, per voi e per molte altre persone, non solo durante ma anche e soprattutto prima e dopo.
E di questo di nuovo vi ringrazio, d'altronde era la premessa del mio intervento precedente. Confermo quindi tutte le cose che sono state dette sopra. Sono sicura e vedo quanti riscontri positivi avete avuto e avrete e sono convinta che giustamente dovete essere orgogliose del lavoro fatto, la mia voleva essere una critica costruttiva.
Non mi aspettavo e non erano necessarie a mio parere tante giustificazioni, e a tal proposito ci tengo a sottolineare che io gestisco con una A.s.d. un Centro di ginnastica ma non sono assolutamente una professionista della danza, e che nel mio piccolo ho cercato di contribuire al vostro progetto, volontariamente come di certo hanno fatto molte altre persone, organizzando una prova alla quale hanno partecipato un gruppetto di donne alle quali io ho cercato di trasmettere le mie incerte conoscenze sulla coreografia dopo averla imparata e studiata a mia volta per conto mio guardando e riguardando il vostro video e seguendo le vostre indicazioni... e di certo non sono stata l'unica. Ciò a dimostrazione che l'offerta d'aiuto c'è stata (non solo da me immagino) e anche in altre forme, e questo è bello! E inoltre la mia critica non giunge sterilmente a posteriori, poiché ripeto io stessa ho cercato di creare quello spazio che era necessario sul momento...c'ho provato! ;-) Ma anche tutte queste mie repliche sono di troppo, non c'è niente di male a fare un errore, lo sappiamo.
Io personalmente sono rimasta un po' delusa, ma comunque sicuramente sono consapevole che ne sia valsa la pena! (e non sto qui di nuovo a sbrodolare complimenti, lo sapete già!;-)
Mi dispiace e mi scuso se l'uso delle parole "peccare di protagonismo" sono state forse inopportune. Vi assicuro che sono state dettate più dalla fretta di chiudere l'intervento senza dilungarmi oltre, che da qualsivoglia "violenza sottile e velenosa". Me ne scuso e mi dispiace sinceramente. L'idea che volevo dare era che forse vi siete fatte prendere dall'emozione di veder finalmente realizzato con successo un progetto a cui tenevate e nella confusione avete perso la razionalità che sarebbe stata necessaria in quel momento sia per invitare i fotografi (che non si sono schierati come una muraglia se non quando hanno capito che stavano iniziando le danze) ad indietreggiare fin da subito, sia per incoraggiare la folla ad aprirsi ed avanzare.
Ma non fa niente, come abbiamo già detto, avete comunque portato a termine un bel progetto anche se apparentemente oltre la vostra portata, ed è giusto che ne siate orgogliose.
Di nuovo ancora GRAZIE e un grosso in bocca al lupo per tutte le vostre imprese future!
Daniela
Grazie Daniela!Grazie sinceramente anche a te per la partecipazione e il tuo impegno :)
Un abbraccio.
A presto!
Posta un commento