Care amiche e cari amici,
dall'inizio dei tempi, da millenni, c’è qualcosa che collega la Donna alla Natura, più precisamente alla Terra: la forza creatrice, quella forza che ha portato culture diverse, per molto tempo e ancora oggi, a denominare la Terra Madre Terra. La vita viene dal grembo della donna, dove cresce fino a trovare la luce il giorno in cui rompe il nucleo che la contiene ed è pronta a fare il suo cammino in questo mondo; così come la vita viene dal grembo della Terra, dove il seme germoglia fino a rompere la dura zolla dell’inverno ed arrivare alla luce pronto a dare il suo contributo al mondo.
Le culture antiche erano consapevoli profondamente di questa analogia, che le ha rese per molto tempo, Terra e Donna, una sola cosa; una sola divinità. Per secoli la Donna è stata vista collegata alla Natura, simbolicamente connessa alla Luna con la quale condivideva il ciclo mensile, percepita nella Terra che dava la vita dopo la gestazione invernale, riconosciuta nel nutrimento che permetteva il sostentamento e la possibilità di sopravvivenza. La vita era sacra come chi la donava. La Terra era sacra e si viveva nella consapevolezza che da essa dipendeva la nostra esistenza.
Nel corso dei secoli e per fattori diversi gli esseri umani si sono allontanati molto da questa visione. Oggi la vita non appare come sacra, la Terra è qualcosa da sfruttare, il pensiero umano è scollegato da ciò che ne permette l'esistenza. E la Donna, in questo contesto, subisce un trattamento simile. Nella cultura capitalista andata espandendosi nei secoli, abbiamo visto emergere sempre di più la violenza, lo sfruttamento, il possesso e il guadagno a discapito dei valori come la vita, l’amore, il sostegno e la relazione. Nella nostra visione voler possedere la Terra, volerla sfruttare e sentirsi superiore e scollegati da questa, equivale culturalmente a voler possedere la Donna, a volerla sfruttare e scollegarsi dalla relazione paritaria con lei.
La cultura della violenza è indotta dalla cultura capitalista dove, per usare le parole di Vandana Shiva: “Un’economia “liberalizzata” che de-regolarizza il commercio, privatizza e mercifica semi e cibo, terre e acqua, donne e bambini, rinforza il patriarcato ed intensifica la violenza contro le donne. I sistemi economici influenzano le culture e i valori sociali. Un’economia di mercificazione crea una cultura di mercificazione, dove tutto ha un prezzo e nulla ha un valore.” La violenza sulle donne è analoga alla violenza sulla Terra.
Le problematiche legate all'ambiente ci portano a considerare questo tema uno di quelli più importanti su cui agire. Ricostruire una cultura del rispetto per la Terra e per il mondo in cui viviamo, è l’unica via che conosciamo per sostituire la cultura dello sfruttamento e tornare a vivere in maniera più sana e più felice.
Per questo motivo nei prossimi giorni vi proponiamo un percorso di conoscenza della situazione ecologica del nostro pianeta, della Terra. Vi proporremo alcuni temi su cui riflettere insieme e di prenderci, insieme a noi, direttamente la responsabilità di cambiare le cose, di prenderci cura del mondo in cui viviamo. Nel nostro piccolo, nel nostro quotidiano, perché è lì che avvengono i veri cambiamenti.
Seguiteci più da vicino in queste settimane e intanto segnate sulla vostra agenda il 5 Maggio “Puliamo un pezzettino di mondo”, una giornata dedicata a prenderci cura della natura vicino a noi, una presa di coscienza e collaborazione attiva, insieme, con i nostri figli e i nostri amici. Continuiamo responsabilmente a creare il mondo che vogliamo!!
A presto!
LEI – Donne in Movimento in collaborazione con Viva La Terra Onlus
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